La Tariffa puntuale dei rifiuti

L’Amministrazione Comunale di Manziana ha deciso di introdurre la tariffazione puntuale dei rifiuti per inserire per la prima volta nella storia di Manziana degli elementi che vadano a premiare chi meglio differenza e meno produce rifiuti non differenziati.
Essendo tra le prime a farlo sia nel Lazio che all’interno dei confini territoriali della Città Metropolitana di Roma Capitale (ex Provincia di Roma), ha pensato di avviare un processo progressivo, partecipativo e sperimentale, volto ad individuare la formula più calzante alle esigenze e caratteristiche del paese.

Avendo raggiunto una percentuale di raccolta differenziata tra le migliori nel Lazio (è di dicembre del 2017 la notizia dell’ottenimento del terzo posto tra i cosiddetti “Comuni ricicloni” superiori a 7.500 abitanti) e potendo contare su strumenti di supporto contro l’abbandono dei rifiuti (fototrappole mobili), è necessario, quindi, procedere per gradi per fare in modo che il nuovo meccanismo sia realmente funzionale e funzionante.

Questi, in breve, i passaggi che porteranno all’introduzione della tariffa puntuale:

– FASE 1: inserimento dei tag nei mastelli dell’indifferenziato (termine fissato per il 28 febbraio, salvo eventuali proroghe che verranno comunque comunicate)
– FASE 2: monitoraggio sperimentale di 6/12 mesi per valutare il numero dei conferimenti e il quantitativo di indifferenziato prodotto (essendo una fase sperimentale, quindi, la Tari verrà calcolata in base ai regolamenti attualmente in vigore)
– FASE 3: analisi e sviluppo dei dati raccolti
– FASE 4: approvazione del nuovo regolamento per stabilire le modalità di calcolo della Tari, tenendo conto delle disposizioni normative in vigore
– FASE 5: reale partenza della nuova tariffazione, con conseguente avviso alla cittadinanza

Ma in cosa consiste la nuova tariffazione puntuale?

Il principio è semplice: chi più differenza, meno paga. La tariffa sarà articolata in tre macro voci (fermo restando le percentuali che vengono trattenute dalla Città metropolitana e dallo Stato centrale che non possono essere modificate in alcun modo dall’Amministrazione Comunale): metri quadrati, numero dei componenti e volume di rifiuto indifferenziato prodotto.

I nuclei famigliari che produrranno un minore quantitativo di indifferenziato saranno quindi premiati con una tariffazione più bassa rispetto a chi, invece, produrrà grandi quantità di rifiuto non differenziato.

Per la buona riuscita di questo esperimento, previsto comunque dalla legge come naturale prosecuzione del percorso iniziato con la raccolta differenziata porta a porta, è come sempre richiesta e indispensabile la collaborazione dei Cittadini: i secchi, infatti, dovranno essere esposti esclusivamente se pieni e non sarà possibile lasciare fuori dalle proprie abitazioni altre buste di indifferenziato.
Infatti, uno dei criteri che aiuteranno a calcolare la tariffa da applicare, sarà anche il numero dei ritiri annuali fatti: di base, in attesa di avere conferma dall’analisi dei dati raccolti durante la sperimentazione, verrà comunque calcolato almeno un ritiro al mese per ogni persona facente parte del nucleo famigliare collegato all’utenza (per esempio: un nucleo famigliare di una persona avrà inclusa in bolletta una base di 12 ritiri annui, un nucleo famigliare di tre persone invece di 36 ritiri e così via).
Questo per evitare la spiacevole situazione, spesso ricorrente soprattutto nel primo periodo di transizione, dell’aumento dell’abbandono stradale dei rifiuti o dell’inserimento all’interno degli altri secchi di altre frazioni di rifiuto per ottenere uno sconto che però, raggiunto in questo modo, non solo andrebbe a vanificare gli sforzi fatti nel differenziare i rifiuti e ma anzi andrebbe a raddoppiare i costi del servizio di gestione dei rifiuti.

Dopo quelli della scorsa primavera, sono già in programma altri incontri pubblici le cui date verranno presto rese note (si attende la conclusione dell’iter per l’apposizione dei TAG sui mastelli grigi).