Alcuni chiarimenti sulla temporanea presenza di coliformi totali nell’acqua

InformationDopo la ricezione in data 9 settembre della nota della Asl che ha certificato l’assenza di coliformi totali nell’acqua degli acquedotti “La Dolce” e “Ponte Mariano”, come Amministrazione intendiamo chiarire quanto è successo, così da rassicurare tutti i manzianesi e, al contempo, fugare qualsiasi dubbio sullo stato della potabilità dell’acqua.

Partiamo da una cronistoria dei fatti, iniziando dal 1 agosto 2014, data in cui, come d’abitudine, il laboratorio convenzionato ha effettuato diversi prelievi i cui risultati, pervenuti in Comune il 7 e l’11 agosto con prot. 14431 e successivi, hanno segnalato la completa potabilità dell’acqua (allegato 1).

In data 21 agosto l’Arpa ha effettuato dei prelievi nelle fontane di Piazza Tittoni e degli Scopetoni. Successivamente il personale del servizio idrico comunale ha rilevato un guasto al cloratore e, nel dettaglio, un’interruzione momentanea del sistema di clorazione, per malfunzionamento delle sonde di controllo di rilevazione automatica del corretto dosaggio di cloro. Si è tempestivamente intervenuti sostituendo il pezzo rotto e verificando i regolari livelli di cloro. Va ricordato, infatti, che è proprio il cloro ad “uccidere” i coliformi totali che si creano nell’acqua. Il 26 agosto alle ore 9:29 con prot. n. 15409, è poi arrivata comunicazione da parte della Asl che intimava l’emissione di ordinanza sindacale di non potabilità dell’acqua. L’ordinanza è stata emessa con prot. 15445 nella stessa data alle ore 12:19, ai soli fini cautelativi (rendendola pubblica secondo le modalità previste dalla legge ed in più con affissione di alcune copie nei luoghi maggiormente frequentati e dal 29 agosto, alla sua riapertura, sul profilo facebook istituzionale), con l’indicazione dell’avvenuta risoluzione del problema. (allegato 2 e allegato 3)

A questo proposito è comprensibile il disorientamento di molti cittadini che, con spirito collaborativo, hanno scritto o sono venuti in Comune chiedendo informazioni e domandando come fosse possibile che il problema fosse risolto se l’acqua risultava ufficialmente non potabile.

La normativa vigente obbliga ad emettere l’ordinanza sindacale in caso di segnalazione da parte degli organi preposti ma la stessa può essere revocata solo ed esclusivamente dopo la ricezione dei risultati delle contro analisi. Quindi, di fatto, l’acqua era potabile ma non poteva essere formalmente dichiarata tale, in quanto non si era in possesso delle contro analisi dell’Arpa, le uniche con valore di legge.

A conferma di quanto sopra esposto, lo stesso giorno il Comune ha contattato il laboratorio convenzionato che il 27 agosto ha effettuato i prelievi ed in data 28 agosto ha trasmesso con prot. 15590 i risultati degli stessi che attestavano la potabilità dell’acqua. (allegato 4)

Anche a questo proposito va fatta un po’ di chiarezza: i coliformi totali sono cosa ben diversa da quelli fecali. I primi sono presenti, ad esempio, anche nel terreno, sull’insalata, addirittura sulle nostre mani. I secondi, invece, sono batteri ben più preoccupanti, che, quando si trovano nell’acqua, indicano il più delle volte delle infiltrazioni nel sistema idrico. Nel nostro caso non c’è stato nessun tipo di infiltrazione ma si è trattato di un guasto al sistema di clorazione.

Ritorniamo alla cronistoria dei fatti. Sempre il 28 agosto, alla luce dei risultati delle analisi, gli uffici hanno inviato con prot. 15593 un sollecito alla Asl chiedendo quanto prima le loro contro analisi. (allegato 5)

Il prelievo da parte dell’Arpa è stato effettuato in data 2 settembre e in data 9 settembre con prot. 16174 la Asl ci ha inviato comunicazione nella quale testualmente indicava che “è pertanto possibile revocare l’ordinanza di non potabilità precedentemente emessa(allegato 6). Da qui la revoca dell’ordinanza e la sua conseguente pubblicizzazione (allegato 7)

Oltre ai fatti, vogliamo spiegare quanti e quali sono i controlli che vengono effettuati sull’acqua:

  • Ogni mese il Comune, attraverso il laboratorio convenzionato, esegue analisi ad ampio spettro sulla qualità dell’acqua
  • L’Arpa effettua autonomamente e a sorpresa dei controlli a campione, trasmettendo al Comune solamente gli eventuali esiti negativi
  • Il sistema di clorazione è automatico e prevede, quindi, un auto controllo giornaliero dei livelli di cloro presenti nell’acqua
  • Il personale del servizio idrico comunale inoltre effettua dei controlli a campione sui valori di cloro, di norma ogni due giorni

A fronte dell’incidente tecnico che il 21 agosto ha comportato la momentanea presenza di coliformi totali nell’acqua, il Comune, nella realizzazione del nuovo impianto, ha predisposto la dotazione di un allarme telefonico in grado di avvisare immediatamente il personale preposto di eventuali ed improvvisi guasti al cloratore.

Permetteteci inoltre una considerazione di carattere più personale e meno istituzionale: quale Sindaco e quale Amministrazione potrebbero mettere in pericolo la salute pubblica dei propri concittadini e dei propri cari? Comprendiamo il diritto alla critica ma, alcune volte, piuttosto che rivolgersi alla stampa o allertare i cittadini, sarebbe più responsabile avere un confronto diretto con le istituzioni locali, come molti manzianesi del resto hanno fatto.

Non da ultimo, ci sentiamo di ringraziare sentitamente per la collaborazione e la pazienza tutti i cittadini che hanno mostrato ancora una volta un forte attaccamento al loro paese e ci scusiamo per i disagi che hanno dovuto sostenere.

Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale

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