Depositato il ricorso al Tar per difendere l’ospedale “Padre Pio” di Bracciano

ospedale_braccianoSi è tenuta martedì 17 febbraio alle 17 nell’aula consiliare del Comune di Bracciano la conferenza stampa per illustrare le motivazioni alla base del ricorso al Tar per chiedere la sospensione e l’annullamento dei decreti di attuazione dei Programmi Operativi regionali riguardanti l’ospedale “Padre Pio” di Bracciano.

Attualmente l’Ospedale Padre Pio conta 80 posti letti, di cui 65 attivati e distribuiti tra Chirurgia Generale, Medicina Generale, Ortopedia e traumatologia, Ginecologia e Terapia intensiva e Breve osservazione intensiva, oltre ovviamente al Pronto Soccorso che conta una media di circa 20.000 accessi l’anno.

Il futuro prospettato dalla Regione Lazio, con l’approvazione del decreto commissariale n. U00412/2014, per la struttura sanitaria pubblica però prevede tutt’altro ed in particolare:

  • La riduzione dei posti letti di Medicina e Chirurgia generale
  • La soppressione di 2 posti letto preesistenti di Terapia intensiva e di 1 posto letto di Astanteria/Breve osservazione/Medicina d’urgenza
  • L’istituzione di un modulo emergenziale denominato “pronto soccorso” che però non prevede in sede la presenza né di anestesisti, né di rianimatori né di altri specialisti, affidando il presidio a tecnici di laboratorio che attraverso il cosiddetto teleconsulto dovranno chiedere la diagnosi ai medici dell’Ospedale di Civitavecchia
  • La tutela della salute in situazioni di emergenza sarà assicurata da un auto medicalizzata con a bordo un infermiere

Tutto questo in un panorama che mostra per il comprensorio di Bracciano una dotazione di posti letto pari a 0,9 posti letto ogni mille abitanti: media decisamente inferiore a quella programmata che prevede 3 posti letto ogni mille abitanti.

“E’ davvero incredibile pensare che un pronto soccorso sia affidato ad un auto medicalizzata con infermiere a bordo ed al teleconsulto  – dichiara il Sindaco, Bruno Bruni – Come potrà la professionalità dei medici esprimersi a distanza senza avere modo di vedere e toccare con mano la situazione di un paziente? Crediamo davvero che si stia sfiorando il ridicolo! Senza contare poi che il bacino di utenza dell’Ospedale Padre Pio è pari a più di 140.000 utenti che nel periodo estivo arrivano fino a 250.000 mila: numeri che, ai sensi del paragrafo 9, dell’art. 1 del Regolamento Interministeriale in materia di Pronto soccorso, determinano l’attivazione di un vero pronto soccorso.”

Alla conferenza stampa erano presenti il Sindaco di Bracciano, Giuliano Sala ed il Sindaco di Manziana, Bruno Bruni che hanno annunciato la prossima organizzazione di una manifestazione pubblica che vedrà in prima fila proprio i Sindaci del territorio del lago.

“Nel ricorso che abbiamo presentato, oltre ai problemi sopra indicati, ci sono tantissimi punti sui quali il Tar dovrà esprimersi, alcuni dei quali inerenti vizi degli atti emessi – continua il Sindaco Bruni – Su questa tematica c’è il pieno accordo tra i Sindaci  del comprensorio: non ci sono e non possono esserci diversità di bandiera politica  quando è in gioco la salute pubblica. Tutti noi sappiamo delle difficoltà economiche che coinvolgono gli enti pubblici: ma non è certo mettendo a rischio la salute dei Cittadini che si risanerà il bilancio regionale. Sarebbe decisamente più fruttuoso e lungimirante pensare a ridisegnare i confini delle Asl: come si può, infatti, pensare di armonizzare servizi tra Comuni con caratteristiche totalmente diverse e distanti tra loro centinaia di chilometri?”

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