Ricorre oggi la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Istituita dall’Onu nel dicembre del 1999, la giornata ricorda il brutale assassinio avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana di tre sorelle, di cognome Miraba: furono prima torturate, poi massacrate e strangolate e il fatto venne ufficialmente derubricato come un incidente.
Da allora sono passati più di 50 anni ma non molto sembra essere cambiato se i dati dell’Onu rivelano che il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale, dal proprio partner o da un’altra persona.
“Secondo gli ultimi dati Istat (giugno 2015) – dichiara il Sindaco Bruni – le donne che hanno subito violenza in Italia nel corso della propria vita sono 6 milioni 788 mila, circa una su tre delle donne italiane di età compresa tra i 16 e i 70 anni. Sono numeri enormi – continua il Sindaco Bruni – e diventano ancora più devastanti se si pensa che sono in aumento i figli che di fatto sono costretti ad assistere a quelle scene tragicamente indimenticabili.
Spero con tutto il cuore che quelle donne e quei bambini sappiano reagire a tanto dolore e che quegli uomini, che sarebbe più corretto definire omuncoli, si possano rendere conto dei loro gesti e degli effetti che provocano: farsi forti con i più deboli non è mai stato un merito ma anzi il segno più evidente di una piccolezza d’animo che non ha scusanti. Per il futuro – conclude il Sindaco Bruni – mi auguro che la nostra società possa essere capace di fare un passo culturale in avanti: se oggi sono in aumento i corsi di autodifesa per donne, spero invece che un domani cresca invece il numero di quelli di autocontrollo e gestione della rabbia rivolti agli uomini. Il problema infatti non è sapersi difendere ma non aggredire.”