2 giugno 2016: 70^ anniversario della Repubblica

2 giugno 2016 webSettanta anni fa, il 2 giugno del 1946, anche le donne italiane venivano chiamate per la prima volta al voto. Una data importante per la storia del nostro paese. Una data che sancì il passaggio definitivo dalla monarchia alla Repubblica. Proprio in quell’occasione i Cittadini italiani elessero anche i componenti dell’Assemblea Costituente, incaricata di redigere la nuova carta costituzionale, la stessa che proprio quest’anno è stata modificata e sulla quale, ad ottobre, tutti noi dovremo nuovamente esprimerci attraverso un referendum.

A prescindere dalle considerazione di merito sulla riforma, voglio oggi sottolineare l’importanza di questo meccanismo che rappresenta forse la faccia più bella del nostro ordinamento: in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo e che ormai purtroppo si protrae da anni, è davvero di conforto sapere che il fondamento del nostro Stato ha radici solide e, a distanza di 70 anni, ancora gode di buona salute. Non bisogna fare l’errore di dare per scontato il fatto che si possa esprimere la propria idea con il voto. Per molti anni questo non è stato possibile!

In questa giornata speciale, quindi, mi sento da un lato di ringraziare i Padri Costituenti che hanno redatto un documento che rappresenta forse una delle migliori costituzioni mai scritte e, soprattutto, di invitare tutti i Cittadini a partecipare attivamente alla vita politica, proprio a partire dal recarsi alle urne ad ottobre, in occasione del referendum costituzionale.

La rinascita di uno Stato passa, infatti, per la capacità di trasmettere passione ai propri Cittadini: tutti noi dobbiamo essere consapevoli che ognuno può dare il proprio contributo. Lo si può fare battendosi per una causa, protestando per decisioni prese oppure spendendo il proprio tempo per
la realizzazione di un progetto.

Ognuno a suo modo spenda del tempo per la propria Comunità… solo in questo modo quello spirito positivo e di rinascita che si respirava nel 1946 continuerà a rigenerarsi e non verrà spento dal trascorrere del tempo.

Viva l’Italia, Viva la Repubblica!

Il Sindaco
Bruno Bruni

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