A seguito del costante monitoraggio che l’Amministrazione comunale sta svolgendo fin da quando la gestione del servizio idrico è passata ad Acea Ato 2, è emerso che alcune utenze commerciali si sono trovate in difficoltà perché hanno trovato in bolletta un minimo contrattuale di 40 mc non corrispondente al reale consumo dell’attività.
Questa situazione non è frutto di un errore ma di una diversa applicazione della tariffazione: se infatti, durante la gestione comunale, il servizio idrico prevedeva una tariffa a consumo riservata tutte le utenze commerciali ricadenti sul territorio comunale (oltre alle utenze di cantiere, allevamento e agricole), ora, con il passaggio del servizio ad Acea Ato 2, è invece necessario, in base all’attività svolta, specificare un minimo contrattuale di base su cui poi verrà calcolata la bolletta, tenendo conto delle fasce di consumo.
Acea Ato 2 ha già iniziato a contattare telefonicamente (ove disponibile un contatto telefonico valido) tutti i clienti che risultano in una situazione di questo tipo per richiedere i dati necessari ed effettuare l’adeguamento contrattuale.
Per tutti i titolari di utenza non domestica che non siano stati contattati da Acea Ato2 si suggerisce di verificare il minimo contrattuale indicato in bolletta e, in caso di necessità e quindi di minimo contrattuale non confacente alla propria attività commerciale, di recarsi in Comune, presso la Segreteria del Sindaco, il martedì mattina dalle 10 alle 12 o il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17, portando con sé le bollette Acea fin qui ricevute, una foto della lettura del contatore aggiornata e un documento di identità in corso di validità.