Auguri alle donne e grazie per il vostro impegno!

Come ormai da tradizione sono qui a porgere i miei auguri più sinceri a tutte le donne della nostra comunità.
Quest’anno voglio farlo ricordando una figura femminile forse poco nota ma che mi permette di sottolineare il ruolo che le donne a fatica si sono e si stanno ritagliando in politica.
Sto parlando di Colomba Antonietti, l’unica donna presente tra i busti della passeggiata del Gianicolo, dedicata ai patrioti che durante il Risorgimento hanno combattuto con le armi o con i loro testi all’unificazione d’Italia.

Tra quei volti, proprio sotto la statua di Giuseppe Garibaldi, è presente anche quello del “nostro” Angelo Tittoni (zio di Tommaso Tittoni) colui che ospitò nel nostro paese il pittore russo Karl Brjullov.

Colomba era nata nel 1826 a Bastia Umbra e il suo papà era un fornaio. A sedici anni conobbe l’uomo per il quale lasciò il suo paese e la sua famiglia, il conte Luigi Porzi. Ci sarebbe molto da dire sulla loro tormentata storia d’amore e sui canoni sociali dell’epoca. Ma voglio invece sottolineare ciò che fece quando nel 1848 decise di aderire con il marito alla Repubblica Romana. Aveva solo 22 anni. E il suo impegno era profondo: non si limitava, come accadeva in quel periodo, a soccorrere i feriti, ma, tagliandosi i capelli e indossando l’uniforme da bersagliere, combatté in prima linea. E proprio combattendo, a soli 23 anni, morì al Gianicolo, colpita in pieno petto da una palla di cannone dell’artiglieria francese.

Ecco, in questa giornata dedicata alle donne, il mio pensiero va a Colomba, alla sua giovane età, al suo sacrificio e soprattutto al suo impegno profondo e appassionato.

Senza cadere in facili stereotipi, spero davvero che con il passare del tempo le donne abbiano la possibilità di scegliere liberamente di costruire la loro vita così come la desiderano e non come la società vorrebbe.

In Italia abbiamo avuto una prima donna ministro solo nel 1976 e attualmente siamo al tredicesimo posto in Europa per percentuale di donne ministro. Nella mia esperienza politica a livello locale, posso sicuramente dire che le donne che ho incontrato nel mio percorso amministrativo hanno sempre avuto una caratteristica comune: la perseveranza. Se si mettono in testa una cosa è difficile “fermarle”!

A loro e a tutte le donne in generale dico grazie, concludendo con le parole di un’altra piccola grande donna speciale, Greta Thunberg, la sedicenne svedese che negli ultimi mesi è riuscita a portare alla ribalta dei media (e non solo) il problema dei cambiamenti climatici. La sua fermezza e il suo sguardo fiero sono il migliore monito per i governanti di tutto il mondo e al tempo stesso l’esempio più semplice di cosa significa battersi per difendere una propria idea.

Siamo noi gli artefici del nostro futuro…non dimentichiamolo mai!

“(…) La crisi climatica è il tema più importante dei nostri tempi, eppure c’è ancora chi crede che possiamo risolvere questa crisi senza sforzo, senza sacrificio. (…) Ciò che state o non state facendo oggi, influenzerà la mia vita e la vita dei miei figli e dei miei nipoti. Forse mi chiederanno perché non avete fatto nulla e perché chi sapeva o poteva parlare non lo ha fatto”.

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